3/24/16 - Post n. 1 - IL DIAMANTE GREZZO
Difficile resistere al fascino e alla bellezza che emana un diamante trasparente. Ma questa pietra è preziosa non solo perché è bella ma anche per la sua durezza, superiore a qualsiasi altra pietra. Per rendere l’idea della notevole durezza del diamante, i Greci lo chiamavano “Adams”, l’invincibile e la parola “diamante” deriva proprio da questo termine.
Formatosi in modo intrusivo, all’interno della crosta terrestre, è composto da un unico elemento: il carbonio disposto su una compatta struttura cristallina che può essere cubica, ottaedrica o dodecaedrica. Il Diamante “grezzo” si forma all’interno di una massa fusa a circa 1330° C. e con una pressione di circa 70.000 atm. A seconda delle sostanze chimiche fuse all’interno del magma si possono creare anche diamanti colorati (gialli, arancioni, rosa, blu…). Se le condizioni per la formazione del diamante non rimangono stabili durante la cristallizzazione, il minerale assumerà forme distorte. Proprio a causa di queste instabilità naturali si possono formare delle irregolarità, dei difetti strutturali e dei piani di germinazione e accrescimento. Questi difetti andranno a determinare successivamente il valore della pietra in fase di analisi gemmologica.