Nella pubblicazione Ceramica ed arti decorative del Novecento Antonella Rossi Colavini racconta l’esemplare vicenda dell’Atelier des Orfrèves, che nella seconda metà del Novecento rese Padova il principale centro d’arte orafa d’avanguardia in Italia. É all’interno di questo Atelier che muove i primi passi Venicio Bovo, passando poi alla direzione della sezione oggettistica nel 1973.
Potete approfondire con questo saggio un importante momento di svolta nella storia dell’oreficeria italiana, ramo fino ad allora legato alla tradizione, ma anche le origini di Marven.

Il saggio Atelier des Orfevres di Antonella Rossi Colavini, presente nella pubblicazione Ceramica ed arti decorative del Novecento Vol. II, a cura di G. Erbacci, L. Fiorucci, G. Levi, A. Rossi Colavini, V. Sogaro, 2017, Edizioni 03. ISBN: 9788899478926.

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Così è scritto a pagina 51:"Qui la raffinata abilità manuale di Bovo, trasmessa alle maestranze nel centro di Addestramento Orafo, trovava la sua miglior espressione. Tavolta si arrivava a virtuosismi di difficile comprensione come le coppe a doppio fondo in cui la profondità dell'interno era molto inferiore a quanto si potesse immaginare guardando l'esterno con un effetto di inganno sensoriale privo di ragioni che non fossero la pura dimostrazione di una straordinaria abitlità". (foto 13)